domenica 20 settembre 2015

Andrea Camilleri svela il segreto dell'origine di "chi nicchi e nacchi"

Andrea Camilleri ci spiega il significato di “Chi nicchi e nacchi”. Il grande scrittore empedoclino mette un punto e pure una virgola, chiarendo una volta e per tutte, e confermando la ricchezza di una lingua (la sua insostituibile “lingua del cuore”) che, prendendo a sé parole, suoni e modi di dire di popoli che dalla Sicilia sono passati, sono rimasti, hanno messo radici (arabi, normanni, spagnoli, francesi, greci, romani…), racconta la storia di una terra.    

“In dialetto – dice Camilleri – ci sono parole e locuzioni di cui ti scervelli a cercare l’origine, penso ad esempio: chinnicchiennacchi. Significa: “ma che che c’entra?”, “che ci trase?”. Sei mesi fa mi scrive un professore che insegna latino arcaico, e mi spiega che chinnicchiennacchi deriva paro paro dal latino arcaico, basta scrivere col k quis hic in hac (“cos’è questo in questa cosa?”, “che c’entra?) ed ecco svelato il mistero dell’origine di chinnicchiennacchi".

Andrea Camilleri parla di Chinnicchiennacchi in un passaggio del libro a due voci, realizzato con il linguista Tullio De Mauro, dal titolo La lingua batte dove il dente duole, edito nel 2013 da Laterza, che consigliamo sempre di leggere.   


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