lunedì 18 gennaio 2016

Leonardo Sciascia, la bianca campagna e la nera semenza

La Sicilia te la porti dentro. Sempre. Anche quando non respiri più la sua aria. Ti rimangono dentro la sua anima, la sua cultura, il suo linguaggio, la sua antica saggezza, i suoi modi di dire. Leonardo Sciascia nel libro La Sicilia come metafora (intervista di Marcelle Padovani, Mondadori Editore), parla in lungo e in largo della sua terra, delle sue opere, dei suoi maestri, dei suoi legami. C’è un passaggio in cui Leonardo Sciascia parla della scrittura menzionando l’antico detto “Bianca campagna, niura simenza, l’omu chi la fa sempri la penza”:  

“Amo ricordare un indovinello che dice; "Bianca campagna, nera semenza, l'uomo che la fa sempre la pensa". La "bianca campagna" è il foglio di carta, la "nera semenza" la scrittura, "l'uomo che la fa" chi scrive e che deve sempre star sul chi vive pensando a quel che scrive, a quel che ha scritto.
Si tratta di un indovinello della mia regione il cui vero messaggio è in realtà questo: la scrittura è importante per chi sa farla, ancora di più per chi non la sa fare, non la sa vedere, non la sa leggere”.


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